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La Fondovalle del Salinello S.P. 8

Con alcuni lavori lungo i margini laterali, la strada diventerebbe un ottimo percorso cicloturistico per collegare la riviera adriatica con l'entroterra...


 > Dal mare verso l'entroterra  (la seconda ipotesi per un percorso lungo l'argine sud)


 

La simulazione di un percorso ciclabile da realizzare ai margini della  strada provinciale SP_8 "fondovalle del Salinello"

(fotomontaggio di Alessandro Tursi)

 

Qui l'esempio concreto già realizzato lungo la SP 359 in Provincia di Parma

La strada provinciale Fondovalle del Salinello S.P. 8 (di proprietà della Provincia di Teramo) è la più adatta, tra le fondovalli teramane, ad essere percorsa dalle bici.

Sono però necessari alcuni piccoli lavori di adattamento della carreggiata per favorire la sicurezza di ciclisti e pedoni.

Molti sono i punti che favoriscono il cicloturismo lungo questa via:

1) non ci sono centri abitati caotici; 2) poco il traffico; 3) ampia la strada.

L'itinerario cicloturistico ben si integrerebbe con il percorso ciclabile del Corridoio Verde Adriatico che corre lungo tutta la costa adriatica.

La sistemazione e la valorizzazione di questa Fondovalle invoglierebbe anche i villeggianti balneari (oltre ai già numerosi ciclisti locali che usano questa strada per gli allenamenti) a risalire la valle del Salinello per raggiungere l'entroterra della Provincia di Teramo.

In questa valle vi sono ristoranti, agriturismo, produttori di vini, fattorie che vendono direttamente i propri prodotti: tutte potenzialità da valorizzare e mettere in rete.

Nella valle vi sono anche le tipiche case di terra (che necessitano di essere salvaguardate per evitarne il crollo) e sui crinali sono presenti numerosi i borghi storici che i più allenati potrebbero facilmente raggiungere.

Con alcuni indicatori di velocità si suggerirebbe agli automobilisti di rallentare,   favorendo la sicurezza dei pedoni e dei numerosi ciclisti che transitano in questa strada dove si riscontra la più alta velocità media degli veicoli multati in Provincia.

 
Visualizzazione ingrandita della mappa
 

 

Per rendere piacevole e sicuro il percorso cicloturistico Fondovalle del Salinello occorre migliorare e dichiarare la presenza della fascia dedicata alle bici con l'opportuna segnaletica orizzontale e verticale.

In alcuni tratti i margini dedicati ai ciclisti e ai pedoni andrebbero allargati.

Vi sono due ipotesi:

 

1) spostando la segnaletica orizzontale (traslando verso il centro della  carreggiata la striscia marginale si riduce la larghezza della corsia e si induce psicologicamente gli automobilisti a correre di meno);

2) allargando leggermente la zona asfaltata sfruttando il ciglio erboso a servizio della strada, già di proprietà della Provincia di Teramo (quindi senza espropri).

 

Qui occorrerebbe un po' più di larghezza marginale ciclabile

(i percorsi ciclabili a senso unico devono avere larghezza minima di 1,5 m).

 

C'è necessità di dedicare un maggiore margine ciclabile anche qui.

 

Lungo l'itinerario vi sono aziende agricole che potrebbero accogliere i cicloturisti con assaggi della propria produzione.

Ecco una tipica casa di terra: la pinciara.

Le case di terra sono un patrimonio caratteristico di questi territori. hanno però bisogno di urgente manutenzione per evitare la loro perdita definitiva...

 

A proposito di pinciare, dalla a fondovalle si dirama un percorso cicloturistico, su su strada bianca, battezzato: La via delle Pinciare

 

Non favorevoli alla sicurezza dei ciclisti le strozzature delle corsie create in alcuni punti per  rallentare la velocità dei veicoli a motore.

Si rischia il tamponamento! In questi brevi tratti occorre creare un percorso parallelo per le bici.

Ecco un esempio di percorso ciclabile molto economico ma sufficientemente sicuro per pedoni e ciclisti (questa foto si riferisce a Fussen in Germania).

Un'ipotesi può quindi essere quella di stringere la carreggiata esistente per creare una fascia erbosa che separi la carreggiata principale dalla pista ciclopedonale.

In Nord Europa questa tipologia è una pratica molto seguita... la fascia erbosa non è pericolosa per il ciclista in caso di caduta come lo sarebbe in presenza di guardrail.

 

Procedendo verso l'interno si apre sempre più la vista sui Monti Gemelli.

Dalla valle del Salinello si raggiunge facilmente, e con poca pendenza, la media valle del Vibrata.

È infatti possibile creare un collegamento, adatto anche ai pedalatori poco allenati, con la ciclabile della Val Vibrata, utilizzando la valle trasversale che collega l'abitato di Villa Ricci (fraz. di Sant'Omero) con Garrufo (fraz. di Sant'Omero).

Da Garrufo si raggiunge facilmente Sant'Egidio alla Vibrata, dove si diramano bei percorsi collinari adatti al cicloturismo, che puntano verso gli abitati di Ancarano, Maltignano, Villa Lempa, Civitella del Tronto, ecc.

 

> A Sant'Egidio alla Vibrata, capoluogo di comune molto sensibile all'ambiente, si stanno costruendo alcuni km di piste ciclabili

> annuncio del sindaco di Sant'Omero, Alberto Pompizi, sul possibile inizio dei lavori per la segnalazione della fascia cicloepedonale ai margini della Sp8 del Salinello  (24/10/2011)

 

> Documento della Provincia di Teramo nel quale si riconosce il grande flusso ciclistico sulla Fondovalle SP 8 del Salinello

> La Provincia di Teramo intende perseguire la sicurezza sulle strade con il Progetto Pilota

> Esempi di realizzazione di percorsi ciclabili su strade urbane e extraurbane

Il blog Salinello ciclabile

Il coordinamento per le piste ciclabili nell'Abruzzo teramano