Dove osano le aquile
(anello con partenza e ritorno a
Campli)
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I luoghi proposti fanno parte
dell'itinerario della manifestazione cicloturistica Dove Osano le Aquile
organizzata il 2 giugno di ogni anno dall'associazione RuotaLibera
Veloteam Teramo.
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Km totali: |
63,0
Km |
Sintesi: |
Anche se il chilometraggio non è eccessivo il percorso
è discretamente impegnativo in quanto
sono previste due salite: la seconda, più apra e lunga, raggiunge quota 1124
m. Vengono toccate le cittadine significative di Campli e Civitella del
Tronto.
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Campli
Di origine preistorica Campli è
ricca di opere d'arte e di monumenti medioevali e rinascimentali.
Nel suo territorio, in località Campovalano, è stata rinvenuta una
necropoli italica utilizzata fin dall'VIII sec. a.C. Il nome della
città compare per la prima volta in un documento del Cartulario della
chiesa teramana dell'894. Assolutamente da non perdere: la Chiesa di S.
Maria in Platea della fine del XIII sec. ricca di opere di grande valore
artistico, il
Palazzo Farnese del XIV sec., la Chiesa di S. Francesco del XIII
sec. intitolata, secondo la tradizione, al Poverello di Assisi in visita
nel territorio camplese, la Chiesa della Misericordia del XIV sec.
edificata in relazione con la peste che colpì la zona, la
Scala Santa
situata presso la Chiesa di S. Paolo, è così denominata dopo che a
partire dal 1776 invalse l'usanza di concedere l'indulgenza a coloro che
la che la salivano in ginocchio, e il
Museo archeologico nazionale contenente i reperti provenienti dalla
necropoli di Campovalano. |
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Civitella del
Tronto
La fortezza di
Civitella si
trova in una strategica posizione nei pressi del fiume Tronto, fiume che
segnava un tempo il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio.
Questa fortezza è una delle più imponenti opere di ingegneria militare in
Italia; si estende per 500 metri ed occupa una superficie di 25.000 mq.
Le notizie più recenti indicano la sua costruzione tra il 1564 e il 1576,
durante la dominazione spagnola, poi modificata nelle
epoche
successive.
La fortezza per la sua posizione ha subito numerosi assedi, ma quello che
è passato maggiormente alla storia è l’assedio del 1860-1861, conclusasi
con la resa del 20 marzo 1861, ultima roccaforte borbonica a piegarsi alla
nascente unità d’Italia.
All’interno della fortezza, partendo da est, si trovano due piazze d’Armi,
al di sotto delle quali erano presenti le cisterne che filtravano l’acqua
piovana. |
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