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La Ciclovia Adriatica abruzzese: Da COLOGNA a ROSETO p. 1/2 |
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Superato il ponte ciclopedonale in legno sul Tordino si raggiunge Cologna (nel comune di Roseto degli Abruzzi).
(foto scattata da Pasquale Lattanzi). |
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La pista ciclabile procede verso sud per circa 600 metri.
(foto scattata da Pasquale Lattanzi). |
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La ciclabile è adiacente alla strada di accesso ai campeggi e alle locali abitazioni.
(foto scattata da Pasquale Lattanzi). |
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Quindi la pista svolta a destra puntando verso l'interno.
(foto scattata da Pasquale Lattanzi). |
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Si pedala ancora per 200 metri verso l'interno...
(foto scattata da Pasquale Lattanzi). |
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Al momento il percorso ciclabile, tristemente, finisce qui. Si spera l'amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi possa rapidamente trovare una soluzione per collegare Cologna spiaggia con Roseto.
(foto scattata da Pasquale Lattanzi). |
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Un'ipotesi a bassissimo costo è quella di sfruttare la strada esistente, installando tabelle segnaletiche per indicare ai turisti il percorso da utilizzare al momento. Si svolta a sinistra su Via degli Acquaviva. |
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La via costeggia la ferrovia. Qui si dovrebbe creare una Zona_30 per limitare la velocità delle automobili, installando una segnaletica per avvisare gli automobilisti sulla presenza anche dei ciclisti... come è consuetudine nelle città più avanzate. |
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Più avanti si raggiunge il lungomare di Cologna. Alla fine del lungomare, in prossimità della rotonda, si svolta a destra puntando verso l'interno.
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C'è un'indicazione di strada privata. Proseguendo si inizia a costeggiare la ferrovia. |
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Si supera il cancello. |
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Siamo nella riserva naturale del Borsacchio, un tratto di rara spiaggia selvaggia.
(Foto di Egilas Bonsanti) |
> Qui un esempio di convenzione per il passaggio di una pista ciclabile su terreno privato |
La pista prosegue nella Riserva del Borsacchio. Si potrebbe creare un percorso che costeggi la ferrovia, semplicemente non arando il terreno. Non si creerebbero interferenze con la riserva stessa. Basterebbe, al momento, incentivare economicamente il proprietario del terreno a lasciare non coltivata una pista per il passaggio pubblico, larga di un paio di metri...
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La riserva dà l'idea di com'era l'antico Abruzzo dannunziano. Una testimonianza naturale da lasciare ai nostri figli.
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Un'altra indicazione ufficiale è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale in occasione dell'istituzione della riserva del Borsacchio (vedi mappa a sinistra). Si nota la presenza di una pista ciclopedonale. Si ringrazia l'arch. Fabio Vallarola per la segnalazione di questa mappa.
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Dalla mappa si nota che la pista segue il lungomare di Cologna fino a quando esiste, poi piega verso l'interno fino a diventare parallela alla Statale Adriatica, per un tratto di circa 200 metri, e poi va ancor più verso l'interno per diventare una sinuoso percorso all'ombra, ai piedi della collina, con la possibilità di passare accanto a meravigliose case coloniche e all'ulivo di 500 anni presente in quel luogo, per poi tornare attraverso l'area delle cantine Mazzarosa e attraversando la Villa omonima, fino alla ferrovia, poi, da lì, costeggiando la ferrovia lungo il percorso dei camping di Roseto torna al lungomare costeggiando la strada comunale. |
per Giulianova |
per Roseto |
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Sito pubblicato da Lucio De Marcellis |
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