proposta itinerario ciclabile teramo mare pagina 5 bis foto del quartiere Villa Pavone

Approfondimenti su Villa Camilla e sul Pastificio Di Antonio (a cura di Valerio Pichini, ottobre 2010)

"Villa Camilla fu acquistata negli anni '60 da Giustino Di Antonio e rimase di proprietà della famiglia sino alla fine degli anni '70.

Nell'autunno del 1975 Giustino scomparve prematuramente e la famiglia decise di vendere detta proprietà anche al fine di poter meglio dotare il pastificio, trasferito ivi da poco più di un anno, di alcuni aggiornamenti tecnologici. In tale circostanza la gestione della fabbrica fu assunta dalla moglie Flora affiancata dal giovane figlio Alessandro che in seguito sostituirà la madre assumendo, con successo, la gestione diretta e completa dell'azienda.

Il Pastificio Di Antonio, fondato, presso il ponte a catena, nella seconda metà dell'800 ed in seguito trasferito prima nell'area oggi Camera di Commercio ove rimase sino al 1973 e quindi nella sede attuale di Piano D'Accio, è tuttora in piena attività ed è di una delle poche realtà pastaie che producono ancora a bassa temperatura, procedimento questo che già negli anni '70 del secolo scorso cominciò ad essere abbandonato perché troppo costoso. Tuttavia è proprio detto procedimento di essiccazione che, pur allungando i tempi di produzione, garantisce il mantenimento di quelle qualità organolettiche, tipiche del prodotto, che con l'alta temperatura si perderebbero.

Ancora oggi l'azienda, gelosa della sua ultrasecolare tradizione, produce paste speciali ricorrendo all'impiego delle migliori semole di grano duro, queste ultime provenienti dalla coltivazione biologica".


Ipotesi 2, pista ciclopedonale tra gli abitati della Val Tordino
	Si procede lungo la bellissima ex statale, ora denominata via R. Pagliaccetti. Qui non passa quasi nessuna macchina.
	Questo tratto è collegato con delle stradine trasversali al sovrastante neo quartiere di S. Benedetto. Con questo progetto si va anche a svolgere un prezioso raccordo pedonale tra detto quartiere e la stazioncina ferroviaria che sorgerà a Piano d'Accio.
	L'ex statale avrebbe bisogno di un taglio sia dell'erba che del canneto che si sta impossessando del percorso... Invochiamo la pulizia di questa strada da parte degli organi preposti... Infatti, più avanti, un tratto di 10 m di canneto rende, al momento, impossibile poter proseguire.
	Più in alto si può osservare Villa Camilla (o Villa Muzii). La villa fu costruita su disegno dell'arch. Vincenzo Pilotti nel 1907. Dalla torretta si gode un panorama eccezionale dove la vista sulla catena collinare del "Pennino" si incontra con il profilo della catena del Gran Sasso.
	Ecco il vecchio cancello d'ingresso di Villa Camilla (o Villa Muzii) adiacente alla statale, ora coperto da arbusti (proprio a fianco al cancello del Pastificio Di Antonio). In realtà compare la scritta Villa Flora. Questo nuovo nome venne negli anni '60 in onore della signora Flora, della famiglia D'Antonio che era nuova proprietaria dell'immobile.
	Il Pastificio Di Antonio
Approfondimenti su Villa Camilla e sul Pastificio Di Antonio (a cura di Valerio Pichini, ottobre 2010) "Villa Camilla fu acquistata negli anni '60 da Giustino Di Antonio e rimase di proprietà della famiglia sino alla fine degli anni '70. Nell'autunno del 1975 Giustino scomparve prematuramente e la famiglia decise di vendere detta proprietà anche al fine di poter meglio dotare il pastificio, trasferito ivi da poco più di un anno, di alcuni aggiornamenti tecnologici. In tale circostanza la gestione della fabbrica fu assunta dalla moglie Flora affiancata dal giovane figlio Alessandro che in seguito sostituirà la madre assumendo, con successo, la gestione diretta e completa dell'azienda. Il Pastificio Di Antonio, fondato, presso il ponte a catena, nella seconda metà dell'800 ed in seguito trasferito prima nell'area oggi Camera di Commercio ove rimase sino al 1973 e quindi nella sede attuale di Piano D'Accio, è tuttora in piena attività ed è di una delle poche realtà pastaie che producono ancora a bassa temperatura, procedimento questo che già negli anni '70 del secolo scorso cominciò ad essere abbandonato perché troppo costoso. Tuttavia è proprio detto procedimento di essiccazione che, pur allungando i tempi di produzione, garantisce il mantenimento di quelle qualità organolettiche, tipiche del prodotto, che con l'alta temperatura si perderebbero. Ancora oggi l'azienda, gelosa della sua ultrasecolare tradizione, produce paste speciali ricorrendo all'impiego delle migliori semole di grano duro, queste ultime provenienti dalla coltivazione biologica".
	Appena sarà tagliata l'erba sul tratto di strada dismesso, si potrà di nuovo percorrerlo e uscire sull'attuale statale. Il tratto appena percorso, dai teramani viene chiamata "La cost de li mannel" (la costa dei mandorli). Era questa l'ultima salita prima di raggiungere Teramo, lo spauracchio degli ormai stanchi pedalatori che dal mare risalivano verso Teramo.
	Anche gli esercizi commerciali della zona necessiterebbero di una fascia, adiacente alla strada statale, percorribile a piedi e in bici.